gioielleria_postguerra

Da Baselworld a Fabergé: storia di anelli nobili

Una storia di anelli nobili: la nostra curiosità questa volta ci porta da Baselworld attraverso la Russia della nobiltá fino allo Jugendstil e Art Deco della Germania.

A Basilea si è chiusa da poco Baselworld, la più celebre fiera di gioielli e orologi a livello mondiale, un evento imperdibile per tutti coloro che lavorano e collaborano nel settore.

Secondo i media, l´edizione di Baselworld 2016 si è chiusa con successo: hanno partecipato 1500 marchi, tra produttori di gioielli e orologi e fornitori di prodotti e macchinari e pietre preziose, con un totale di circa 145.000 partecipanti provenienti da 100 paesi e una massiccia presenza dei media, che risulta essere in aumento quest´anno rispetto al 2015.

Baselworld è un appuntamento imperdibile per il settore e non meraviglia certo che anche una casa storica quale l´azienda di gioielli Victor Mayer abbia partecipato e presentato novità.

Ma scopriamo insieme chi è Victor Mayer.

Karl Gustavovich Faberge

Karl Gustavovich Faberge

Dallo Jugendstil ai preziosi di Fabergé

Victor Mayer fondò l´azienda manifatturiera di gioielli nel 1890 a Pforzheim, in Germania.

Era il tempo dello Jugendstil e dell´Art Nouveau e l´azienda creava pezzi di gioielleria ispirati ai design di artisti ben noti come il designer di gioielli Professor Georg Kleemann o Anton Krautheimer della cosiddetta „Secessione di Monaco“, una manifestazione di dissenso di un gruppo di artisti che nel 1982 si unirono in una associazione indipendente rispetto alle accademie e alle scuole ufficiali.

Successivamente, nel periodo dell´Art Deco e nel 1950, la manifattura si concentrò prevalentemente su oggetti in oro raffinato e in argento per poi riprendere la creazione dei gioielli intorno agli anni 70. Dal 1989 al 2009 è stata autorizzata a realizzare i gioielli di marchio Fabergé in licenza esclusiva mondiale.

Uniche sono le collezioni preziose di uova, le Uova di Fabergé e l´azienda di Victor Mayer ne continuò la produzione, degli oggetti e dei gioielli Fabergé, proprio dopo che il famoso gioielliere russo, Peter Carl Fabergé lasciò nel 1917.

Le creazioni di Victor Mayer abbracciano quattro periodi differenti: nel 1885 iniziò ispirandosi alla nuova scuola granducale delle Arti e dei Mestieri di Pforzheim, per proseguire attraverso lo Jugendstil e l´Art Nouveau agli inizi del 1900, continuando sull´Art Deco dopo la Prima Guerra Mondiale. Da giovane trascorse ben tre anni a Vienna come incisore, imparando la tecnica di guilloché e smaltatura e una volta rientrato a Baden Baden, fondò la propria manifattura di gioielli. Con il suo design di tarda avanguardia realizzato dopo il 1940, fu un precursore degli anni 50. Molti documenti testimoniano come Victor Mayer continuò a fornire preziosi contributi al design e alla manifattura della sua azienda anche poco prima di morire: nel 1945 alla età di 88 anni disegnò numerosi gioielli che restarono sul mercato con evidente successo fino al 1960.

design_anello_postguerra

Bozza di design anello con diamanti incastonati, periodo postguerra

Storia di anelli e nobiltà

L´azienda vanta una tradizione antica e non sorprende che a Baselworld abbia presentato una collezione dal nome “Chevalière”.

“Chevalière” è una linea di gioielli che prende spunto dall´anello classico, che nella tradizione riporta il sigillo nobiliare. Anticamente l´anello “Chevalière” veniva utilizzato per imprimere la propria firma nella ceralacca con cui si sigillavano lettere e missive. Un po´ per via dell´analfabetismo, un po´ per motivi di formalità, la nobiltà si serviva spesso dello stemma, considerato un sostituto elegante della firma. Con il tempo, poi l´anello Chevalière iniziò ad essere di moda anche per coloro che non appartenevano alla nobiltà.

Oggi diremmo che è cool! In ogni modo l´anello Chevalière è tornato in voga e nelle nuove collezioni proposte si possono trovare anche anelli unisex. Una particolaritá proposta a Baselworld è la lavorazione guilloche, una lavorazione ornamentale che consiste in un tipo di disegno ripetitivo, anche su lacca con righe incise, lineari oppure ondulate, in cui vengono utilizzati anche diamanti e pietre preziose.

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