katana giapponese

Cosa sappiamo della gioielleria giapponese?

Introduzione

Molte volte abbiamo letto che uno dei più grandi mercati di lusso e gioielli al mondo è rappresentato dal Giappone. Ma dobbiamo sapere che lo stile occidentale di gioielli in quel paese esiste da relativamente poco tempo. Durante la maggior parte della storia del Giappone, ci sono stati pochissimi contatti con il mondo occidentale. In realtà, l’influenza occidentale non ha colpito il Giappone fino al 1868.

Prima di questo, in Giappone non esisteva quasi richiesta di gioielli come anelli, bracciali, collane o orologi perché la maggior parte dei gioielli in stile occidentale semplicemente non corrispondevano al tradizionale stile di abbigliamento giapponese, ed era in contraddizione con lo spirito pratico dell’idiosincrasia giapponese.

Dopo il 1868, l’abbigliamento in stile occidentale acquistò popolarità in Giappone, e con lui la domanda per la produzione commerciale di gioielli occidentali.

kanzashi gioielleria giapponese

Flickr – Laura Tomàs Avellana

Gioielleria giapponese pratica e ornamentale

Fino ad allora, come quasi tutto nella cultura giapponese, i gioielli non erano semplicemente ornamentali, ma di solito si combinavano con uno scopo pratico.
Gli esempi includono oggetti come spade e accessori, cinture, spille, bottoni, pettini, bacchette per i capelli chiamate “kanzashi” e, naturalmente, gli “inro” con i rispettivi “netsuke” e “ojimi” Cosa sono? – vi chiederete molti di voi – allora vi spiego: gli “Inro” erano piccole scatole fatte a mano usate dagli uomini giapponesi. Servivano a trasportare oggetti personali (qualcosa di simile alle nostre borse di oggi). I giapponesi li legavano ai loro vestiti con delle corde sotto il loro “obi” (una larga cintura), queste corde avevano un piccolo pezzo elaborato di corallo, avorio o agata che era il “ojimi” e alla fine della corda una scultura decorativa più grande chiamata “netsuke” che veniva usata per assicurare ogni cosa al suo posto.

Souken Kanagu

C’è un’altra antica tradizione di gioielli legata alla cultura giapponese: il cosiddetto “Souken Kanagu”, che è la decorazione della spada giapponese. Souken Kanagu è una delle prime forme di gioielleria. Questa è la gioielleria Samurai per eccellenza. Una particolarità di questi gioielli consisteva nella cosiddetta “Mokume-gane”, che è una tecnica metallurgica diffusa nel paese sin dal sedicesimo secolo. La tecnica consiste nel formare un blocco compatto da fogli di metalli diversi fondendo le molecole degli strati esterni dei metalli che sono in contatto. Cioè, nessuna saldatura viene utilizzata e il risultato è un pezzo chiamato blocco che si comporta meccanicamente come se fosse composto da un singolo metallo. Diverse combinazioni (strati) di metallo ricevono tradizionalmente nomi differenti: Shakudo, Kuromido o Shibuichi secondo i metalli utilizzati e la loro proporzione. È possibile utilizzare rame, argento, oro nei suoi diversi colori e anche altri metalli e leghe.

Una volta ottenuto il blocco, il suo spessore viene ridotto meccanicamente martellando e arrotolando fino a un foglio da 1 mm. di spessore con disegni diversi a seconda dei metalli usati.

inro gioielleria giapponese

Inrō in the Los Angeles County Museum of Art – Public domain LACMA

La gioielleria giapponese dall’impero in poi

Dopo la restaurazione del potere imperiale Meiji, il governo giapponese proibì il porto di spade e la tradizione dei Samurai si spense lentamente. (Un samurai senza spada che Samurai è?).

Allo stesso tempo, fu obbligatorio per i funzionari del governo giapponese indossare bottoni su uniformi in stile occidentale, il che significò che gli artigiani potevano ancora usare le loro abilità nel creare un nuovo concetto di gioielleria: il bottone. Le tecniche di decorazione della spada furono sapientemente applicate alla produzione di bottoni per camicie e giacche e non passò molto tempo prima che i loro elaborato design catturassero l’attenzione di gioiellieri e artisti occidentali in visita in Giappone.

Non molto tempo dopo, gli artigiani iniziarono a produrre sempre più modelli occidentali per scambi commerciali, tra cui catene per orologi, casse per orologi e vari altri ornamenti in oro con intarsi in bronzo.

Le statistiche più recenti mostrano che l’industria della gioielleria giapponese ha generato oltre 30 milioni di dollari all’anno.

Nel tempo, le tendenze dei gioielli giapponesi sono diventate molto più occidentalizzate.
In effetti, molte delle vendite di gioielli giapponesi sono ora collegate alle spose.