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Gioielli e artigianato di lusso in Italia

Gioielli e artigianato di lusso

Sono tanti nel nostro paese gli “atelier” degli orafi artigianali, le cui opere prodotte hanno diversi destinazioni nei mercati dei gioielli di tutto il mondo.

Valenza

La città di Valenza ha una grande produzione di gioielli artigianali, originali e inconfondibili. Sono gioielli con nuove linee, meticolosamente rifinite, la cui manifattura è 100% manuale e orientata al grande stile. Quest’artigianato rifornisce le gioiellerie di tutta Italia.

Non dimentichiamoci che gli orefici di Valenza sono conosciuti fin dalla metà dell’Ottocento per le loro realizzazioni di pezzi unici lavorati a mano in cui possono essere incastonate pietre preziose per ottenere forme ispirate al mondo della natura o modelli astratti.

L’iniziativa del “Museo del Gioiello”  a Valenza è destinata a far conoscere al pubblico la storia e la lunga e ricca tradizione del artigianato gioielliere della città che conta con la più grande densità di aziende orafe in Italia.

Vicenza

Vicenza Oro è uno degli appuntamenti immancabili nell’agenda degli addetti al settore. Questa fiera, di grande prestigio, prevede ben tre incontri durante l’anno, fondamentali per far conoscere a imprenditori provenienti da tutto il mondo, i lavori e i prodotti realizzati in una città, la cui storia orafa risale al Medioevo, dove esisteva già una corporazione di aziende orafe. Perciò la fortuna di Vicenza è in gran parte legata alla lavorazione artigianale dell’oro di qualità.

arezzo piazza

Arezzo

Arezzo invece ha avuto uno sviluppo nel settore orafo di recente. A partire dalla fine del XX secolo è fiorita una industria –  relativamente nuova per la città – di artigianato orafo di eccellenza che ha conquistato in breve tempo grandi e importanti mercati italiani ed internazionali. La particolarità di Arezzo è che ha esteso la sua produzione a vasellame in argento e servizi da tavola di altissima qualità.

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Liguria e Sardegna e l’arte della filigrana

Liguria e Sardegna vengono identificate con l’arte paziente della filigrana, arte del tutto particolare. L’origine del nome è senza dubbio latina, e deriva dall’unione di due sostantivi: filo (fìlum) e grano inteso come granulo (granum).

È un tipo di lavorazione dell’oro e dell’argento, che consiste nella curvatura e l’intreccio di filamenti di metallo, saldati nei loro punti di contatto. L’opera viene eseguita interamente con filo granato, ottenendo l’effetto di un arabesco.

La produzione ligure, nel ‘700 s’ispira allo stile orientale e si estende nell’800 agli accessori del costume popolare, in particolare per le popolazioni della Liguria e della Sardegna. Di fatto, l’arte della filigrana è giunta sino a noi senza subire grossi cambiamenti tecnici, dal momento che i due elementi fondamentali della lavorazione sono ancora oggi il filo ritorto e i granuli.

Spesso, soprattutto nei secoli passati, la sua funzione principale è stata quella di decorare e rifinire gioielli, permettendo l’applicazione di pietre dure e pasta vitrea. A Campo Ligure, in provincia di Genova, è presente un museo che celebra quest’arte raffinata.

vicolo di napoli

Napoli

A Napoli esiste una zona chiamata Borgo Orefici. Questo piccolo, esteso tra Corso Umberto I e via Marina, ebbe il suo riconoscimento ufficiale nel Medioevo grazie a Giovanna D’Angiò, con la nascita della sua corporazione.

A porre inizio a questa lunga tradizione orafa furono gli artigiani francesi.  Ben presto saranno soppiantati dagli orafi napoletani.

Il Borgo è il luogo nel quale sono stati realizzati oggetti dall’elevato valore artistico. Basti pensare alle preziose statue appartenenti all’inestimabile tesoro di San Gennaro, patrono della città di Napoli.
L’arte orafa delle sue botteghe si tramanda di generazione in generazione ed è tutelata dal Consorzio Antico Borgo Orefici.