Introduzione
Certamente la storia della gioielleria è spesso stata rappresentata da un’eterna coniugazione fra orafi e artisti di diverse correnti. Nel rinascimento furono in tanti i pittori e scultori che iniziarono la loro formazione insieme a un maestro orafo.
Nel XX secolo nomi importantissimi come Picasso, Giacometti o Dalí (per citarne solo alcuni) si sono cimentati nel design dei gioielli con grande successo.
Okuda
In quest’articolo vi vorrei raccontare l’esperienza di Okuda, uno “street artist” originario di Santander in Spagna conosciuto in tutto il mondo per i suoi murales, ormai famosissimi (dipinti con la tecnica del graffiti) che si è deciso a disegnare una collezione di gioielli per un’azienda di grande prestigio com’è la casa di gioiellieria Suarez.
Negli ultimi anni Okuda San Miguel – questo il suo nome completo – è diventato molto seguito negli anni 90 come ‘graffitaro’ di grandi murales in fabbriche abbandonate nelle periferie di Madrid. Per il suo stile vigoroso e onirico è stato chiamato a partecipare alle jam di graffitari di tutto il mondo. Si può dire che la sua arte rappresenti una sorta di “surrealismo pop” come lui stesso lo definisce.
Gioielli in stile street art
Okuda ora prova a rivoluzionare la gioielleria con una proposta abbastanza insolita: gioielli ispirati dalla sua street art! Ma… come plasmare in gioielleria un’arte che fondamentalmente è stata sviluppata in strada?
Okuda stesso ci fornisce delle risposte: “Sono sempre stato attratto dal cambiare registro, formato, materiale, ambiente e disciplina. Mi ha motivato soprattutto il fatto che, fin dall’inizio, entrambe le parti (con Suarez ndr), abbiamo visto molto chiaramente quali dei miei elementi iconici potrebbero funzionare meglio in un formato su piccola scala come questo”.
Nella collezione si vede effettivamente la ricostruzione delle creazioni più ironiche dell’artista che non aveva mai pensato a disegnare gioielli, soprattutto per un partner così prestigioso come Suarez.
“C’è stato uno scambio d’idee che mi ha fatto imparare molto sul mondo della gioielleria. E credo che il lavoro in laboratorio per la creazione e i gioielli stessi abbiano l’essenza, la freschezza e l’anima dei miei dipinti e della street art”.
Street art e gioielleria vanno davvero d’accordo?
C’è un punto di collegamento tra la ‘street art’ e l’alta gioielleria? Si può dire che la connessione si stabilisce tramite gli artisti e le loro opere. Una scultura può effettivamente diventare un bell’anello, indipendentemente dal fatto che diventi un pezzo eccentrico e totalmente fuori dal comune!
Nel caso specifico di Okuda la proposta richiesta da Suarez è senza dubbio la definizione netta dei colori tramite una scelta molto vibrante di pietre preziose e di tonalità molto contrastanti.
Con questo tipo di collaborazione l’arte urbana lascia la strada e il suo circuito classico, per avvicinarsi a un nuovo pubblico che fino ad ora potrebbe non conoscere il lavoro di Okuda.
Le opere di quest’artista comunque si possono ammirare nelle strade – e gallerie – di tutto il mondo: India, Mali, Mozambico, USA, Giapone, Perù, Sudafrica, Messico e in tutto il continente europeo… e adesso anche in gioielleria!