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Dall´Università di Toronto: le emozioni influenzano il prezzo dei gioielli

Il prezzo di un gioiello è un fattore rilevante.

Ovvero è un fattore che non si può ignorare, tutt´altro.

Gemme, pietre preziose e loro caratteristiche, giacimento di provenienza, metalli preziosi, montature, dimensionidesign, brand, oreficeria e gioielliere.

Tutti questi elencati sono fattori importantissimi che contribuiscono alla realizzazione di un gioiello.

E è opinione comune che il prezzo di un gioiello sia soltanto la normale logica conseguenza dell´unione di questi fattori.

Certamente il valore e, di conseguenza, il prezzo, viene stabilito sulla base di questi fattori, che non possono essere, tecnicamente, messi in discussione. Chiaramente esiste una parte variabile che riguarda il cliente e, dal momento che, in taluni casi, questa parte può fare la differenza, scopriamo insieme di cosa si tratta.

 

Dall´Università di Toronto uno studio su emozioni e prezzo

Il prezzo fa la differenza, specialmente in un acquisto di un gioiello dal valore importante, quale ad esempio, un anello di fidanzamento.

Proprio per meglio comprendere i meccanismi del mercato, è stato effettuato uno studio, pubblicato sulla rivista “Advances in Strategic Management” da Anne Bowers, professoressa di Strategic Management all´Università di Toronto.

Lo studio verte proprio sugli anelli di fidanzamento e rivela come le emozioni possano influire sul prezzo con il quale il gioiello stesso viene presentato sul mercato.

Lo studio ha dimostrato come una storia di un anello di fidanzamento può influenzare le emozioni di un acquirente in senso positivo o in senso negativo, determinando il suo prezzo finale.

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Anello in oro con granato del Mozambico AAA

La professoressa Anne Bowers ha effettuato uno studio, analizzando circa 1,5 milioni di anelli di fidanzamento elencati su ebay nell´arco di tempo di circa 13 mesi: i più venduti e ad alti prezzi, risultavano gli anelli che presentavano una storia felice, mentre gli anelli che provenivano da divorzi e separazioni avevano maggiore difficoltà a trovare un acquirente. Molti i commenti e i post scritti online come: “non succederà”, “anello giusto, uomo sbagliato”. Inoltre una ulteriore inchiesta ha rivelato che, nonostante gli acquirenti fossero convinti e reagissero positivamente alla domanda se credessero o meno alla autenticità degli anelli provenienti da storie di divorzio, al contrario la loro reazione era opposta se veniva chiesto loro quanto fossero disposti a pagare per il gioiello.

La professoressa Anne Bowers ha poi attuato un esperimento pratico e ha, cioé, tentato lei stessa di vendere lo stesso anello in tre modi diversi: ha raccontato che l´anello proveniva da un divorzio, poi che era simbolo di matrimonio felice, ma che, per una scusa, non poteva essere più indossato e infine ha tentato di venderlo in modo neutrale, dicendo che faceva parte dello stock di un negozio da mettere in saldo.

Le reazioni sono state differenti: come eredità di un divorzio l´anello ha raggiunto il prezzo di 550 dollari, come eredità di un matrimonio felice è salito a 740 dollari e nell´ultimo caso, in saldo, la cifra ha raggiunto persino 820 dollari.

Lo studio si riferisce, in particolare, al mercato dell´usato, ma mostra come ci sia una forte connessione tra le emozioni e il prezzo di un gioiello.

Secondo questo studio, ciò che può definire il prezzo di un anello e, di un gioiello, in generale, non sono soltanto le caratteristiche tecniche, ovvero pietre preziose, dimensioni, taglio ma molto spesso anche quello che i gioielli stessi sono in grado di trasmettere in termini di emozioni.

Interessante no? Vi aspetto alla prossima!